Dalle Seychelles all’Italia: sola andata (ma a volte Lily ritorna) intervista a Lily Louange

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1. Ciao Lily. Da quanto tempo vivi in Italia?

Vivo in Italia da 34 anni e ci sono arrivata nel dicembre del 1981.

2. Sei venuta qui, per lavoro o per amore?

Sono venuta qui in vacanza con un’amica dietro invito di un suo amico italiano, al contrario di molte persone che cercano il caldo. Ero appena stata tra gli ostaggi di un gruppo di mercenari che avevano tentato un colpo di stato alle Seychelles e mi sembrava una buona idea evadere per un po’ dopo lo shock di un evento come quello. L’amore è arrivato poco dopo il mio arrivo. Questo mi ha convinto a rimanere qui e tempo sei mesi mi sono sposata. Ho due figli di 34 e 29 anni che al momento si trovano all’estero a lavorare. Mi sono separata da nove anni ma vivo e lavoro ancora in Italia.

3. E’ bizzarro, perché quando dici “Le Seychelles” molti italiani si illuminano e vorrebbero andarci a vivere, perché lo vedono come un posto da sogno. Lo consiglieresti come luogo per abitarci tutta la vita?

Si, infatti! Le Seychelles sono viste come un paradiso, il luogo ideale dove vivere per il clima e la bellezza del paesaggio, della vegetazione tropicale e per le spiagge incantevoli, uniche al mondo. Io ho scelto di rimanere in Italia perché ho un lavoro e sono più vicina ai miei figli. Un lavoro da dipendente alle Seychelles purtroppo non ci sarebbe e nemmeno ben remunerato . Sicuramente lo consiglierei a chi ha voglia di vivere al caldo e vuole una vita più semplice e tranquilla.

4. Dove abitavi di preciso alle Seychelles e di cosa ti occupavi?

Prima di trasferirmi in Italia abitavo a Brillant, a 10 minuti dalla città di Victoria, a 5 dall’aeroporto di Mahè, dove lavoravo come hostess di terra. Lavoravo allora per la “Aviation Seychelles” perché non c’era ancora la compagnia di bandiera la “AIR Seychelles”. Mi occupavo di arrivi e partenze dei passeggeri, per tutte le compagnie aeree che transitavano da Mahè.

5. Il tuo piatto preferito creolo

Ci sono molto piatti tipici che mi piacciono, ma se devo scegliere il preferito, è sicuramente il fruit à pain con poisson salè, fatto con il frutto del pane con il pesce salato e il latte di cocco.

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6. Cosa non sopporti degli italiani e dei seychellesi

Degli Italiani non sopporto il fatto che in molte famiglia la donna deve dedicarsi, da sola, ai figli e alle faccende domestiche, anche se lavora. Non ho ancora capito come mai il marito sia esonerato da tale obblighi. Poi non sopporto i “mammoni.” Dei Seychellesi mi urta la poca serietà delle coppie: ci sono troppi figli, secondo me, al di fuori dal matrimonio e troppe ragazze madri. In più ho notato che negli anni i Seychelles hanno perso troppi valori sociali.

7. La tua vecchiaia, dove te la immagini: qui, o sull’isola?

La mia vecchiaia molto probabilmente sull’isola, al caldo.

8. Quando senti nostalgia, come la superi?.

Per superare la nostalgia, chiamo mia mamma che mi aggiorna sulla mia famiglia e amici rimasti là, oppure guardo le foto o chiacchiero con gli amici su Facebook. Per fortuna posso andare una volta all’anno a trovarli.

9. Lasciaci con un proverbio tipico seychellese

Sat sode i per delo fre (Il Gatto che si scotta ha paura anche dell’acqua fredda)

Grazie Lily!

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